Progettare il colore: una breve guida

Abbinamenti cromatici di sicuro successo

In questo periodo di forzata clausura ci siamo trovati a vivere intensamente la casa, alle volte riscontrando una serie di difetti che possono aver influito negativamente sul nostro umore. Un aspetto a cui dedico grande attenzione nella progettazione è la capacità dello spazio di emozionare: senza emotività, c’è disaffezione, addirittura rigetto. Ho pensato all’elemento più semplice e immediato per modificare un ambiente che sentiamo inadatto: il colore!

Ecco una breve guida di schemi colore di sicuro successo, per aiutare chi intende rinnovare casa o lo spazio di lavoro e ritrovare la serenità!

abbinare colore
ruota colore cerchio itten.png

La ruota cromatica o “Cerchio di Itten” è senza dubbio il punto di partenza per acquisire le basi della teoria dei colori e imparare ad abbinarli.

Questo semplice strumento, perfezionato nel tempo, rende evidente i rapporti che intercorrono tra i colori, ovvero onde elettromagnetiche visibili all’occhio umano.

Ad eccezione dei colori primari (rosso, blu e giallo), tutti gli altri possono essere ottenuti dalla mescolanza di altri colori. Ecco dunque i colori secondari e terziari. Aggiungendo bianco o nero, si ottengono le variazioni tonali.

Il cerchio cromatico è la sintesi della teoria del colore e strumento attraverso il quale controllo le composizioni cromatiche.

1) COLORE O NON COLORE?

IL COLORE alias LE TINTE SATURE

Sono autentiche in quanto pure, senza neri o bianchi a modificarne la vividezza! Cariche, sature, vivaci ed eccessive: vibrano d’energia e vitalità. Sono fantastiche se adoperate con misura, per dare carattere a schemi altrimenti piatti. E’ da sottolineare che un eccesso di colori saturi può creare un effetto disturbante, se non addirittura una sensazione di fastidio per chi deve passare molto tempo in determinati ambienti. E’ pertanto opportuno adoperarli come accenti e mai da soli (provate a pensare che effetto può produrre una stanza da letto con le pareti giallo limone!).

Colori interessati: Tutti

Dove usarli: indifferente, purché a piccole dosi

Orientamento: è preferibile evitare i locali molto luminosi

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COLORI NEUTRI GRIGI BEIGE TORTORA SABBIA.jpg

IL NON COLORE alias I NEUTRI

Sono “colori” onnipresenti nell’immaginario collettivo e in effetti essenziali per qualsiasi artista, in quanto offrono elementi di riposo nella composizione. Eppure nel cerchio dei colori non figurano! In passato le riviste e i brand di arredo hanno proposto composizioni total white, poi sono passati alla bicromia bianco-nero, quindi composizioni dai toni naturali ( i cosiddetti tortora, fango, sabbia,…). Negli ultimissimi anni c’è un forte ritorno del colore puro (vivaddio!), sebbene la scelta neutra rimanga per molti ancora la più appropriata per rappresentare il proprio rifugio domestico. In questo caso è  opportuno evitare di puntare tutto sulle sole tinte dei toni di marrone. E’ consigliabile giocare con diversi materiali e superfici e prendere in considerazione un vero amico del colore, nonché tinta neutra per eccellenza: il grigio! Il grigio permette di esaltare qualsiasi colore che lo affianca, in quanto nulla toglie e nulla aggiunge, se non un rapporto di contrasto.

Colori interessati: Grigi, neri, bianchi, kaki, panna, beige, marrone

Dove usarli: A seconda della tonalità

Orientamento: A seconda della tonalità

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2) RAPPORTI DI TEMPERATURA

BLU+VERDE+STANZA

SCHEMA GLACIALE: I COLORI FREDDI

 

I colori freddi danno all’occhio l’impressione di recedere; questa caratteristica, ben nota agli addetti del settore, viene adoperata per “ampliare” visivamente i locali di piccole dimensioni.

E’ opportuno limitarne l’uso alle stanze che affacciano a sud ed ovest (salvo volontà di creare determinati effetti teatrali), per mitigare l’effetto “glaciale” attraverso il calore e il movimento della luce solare naturale che penetra negli ambienti.

 

Colori interessati: Violetto, blu-violetto, blu, blu-verde e verde.

Dove usarli: ambienti di ridotte dimensioni o sproporzionati

Orientamento: possibilmente locali collocati a sud ed ovest

ROSSO+ARANCIONE+GIALLO+COLORI+CALDI.jpg

SCHEMA BOLLENTE: I COLORI CALDI

Sono tinte luminose e importanti, con ripercussioni anche considerevoli sull’umore di chi le vive per molto tempo. Al contrario degli “antagonisti” freddi, i colori caldi “avanzano” verso l’osservatore. Sono quindi ottimi alleati dei progettisti per riequilibrare le proporzioni di locali eccessivamente lunghi e stretti. Sono particolarmente indicati nelle stanze orientate a nord o ad est; la luce naturale indiretta, infatti,  non spegne assolutamente l’effetto avvolgente d’insieme.

 

Colori interessati: Giallo-verde, giallo, giallo-arancione, arancione, rosso-arancione, rosso, rosso-violetto

Dove usarli: ambienti di grandi dimensioni o sproporzionati

Orientamento: anche locali collocati a nord ed est

3) RAPPORTI CROMATICI

red+orange+room.jpg

SCHEMA ARMONICO : LA VICINANZA

E’ uno schema di relazione semplice e di sicuro effetto, per quanto un po’ datato. L’abbinamento armonico è costruito sul rapporto di vicinanza tra colori, quale ad esempio quello costruito adoperando il rosso, il violetto e il blu. Uno schema di questo, dalla resa bilanciata,  appaga l’occhio e rassicura lo sguardo.

Colori interessati: tre colori in rapporto di vicinanza nella ruota cromatica (es. rosso, arancione,giallo)

Dove usarli: A seconda delle tinte scelte

Orientamento: A seconda delle tinte scelte

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STANZA+VIOLA+GIALLO+CONTRASTO+DI+COLORE

SCHEMA DISSONANTE : IL CONTRASTO

E’ l’abbinamento cromatico ottenuto dai colori che sulla ruota cromatica si trovano esattamente all’opposto. E’ una soluzione fortemente caratterizzante, d’impatto visivo e difficile da gestire. Se controllato, è uno che schema dal risultato splendido. Le tinte si scontrano naturalmente l’una con l’altra; tuttavia, se ben calibrate, possono creare un effetto stupefacente. E’ possibile bilanciare gli opposti adoperando le giuste proporzioni: poco giallo è sufficiente per bilanciare il viola, il rosso e il verde si bilanciano se giustapposti in equa misura.

Colori interessati: in opposizione nella ruota cromatica (Viola/giallo, blu/arancio, Verde/rosso)

Dove usarli: A seconda delle tinte scelte

Orientamento: A seconda delle tinte scelte

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STANZA VIOLA VERDE CONTRASTO COLORE

SCHEMA DISSONANTE “SOFT”:

IL CONTRASTO DIVISO

E’ un modo più sofisticato del precedente per utilizzare i colori complementari, definito da due o tre colori. Ne deriva un contrasto meno incisivo, ma di sicuro successo.

Colori interessati: colori complementari, di cui uno sostituito con una o entrambe le tinte laterali nella ruota cromatica (Es. Viola, giallo-arancio e giallo-verde)

Dove usarli: A seconda delle tinte scelte

Orientamento: A seconda delle tinte scelte

STANZA MONOCROMATICA VERDE

SCHEMA SOLITARIO: IL TON SUR TON

Oggi costituisce una scelta forse insolita, ma se ben adoperata in grado di creare ambienti di grande effetto e teatralità. Si tratta di scegliere colori appartenenti alla stessa famiglia cromatica, ma in gradazioni diverse. Una volta scelta la tinta di riferimento, si tratta di variarne i toni ( ovvero scegliere tinte più o meno scure) giocando oltremodo!

Due suggerimenti fondamentali per chi intende approcciarsi a questo schema:

  • Scegliere un’unica tinta, da applicare su superfici diverse;

  • Adoperare un ampio spettro di variazioni tonali.

Colori interessati: Tutti

Dove usarli: A seconda delle tinte scelte

Orientamento: A seconda delle tinte scelte

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DIVANO+GIALLO+CONTEMPORANEO

SCHEMA SPIAZZANTE: L’ ACCENTO

E’ Un tocco, una nota vitale.

Ça va sans dire, la configurazione che preferisco, in quanto capace di inserire l’insolito in un contesto di per sé armonioso, senza stravolgerlo nell’insieme.

Immaginate di entrare in un ambiente caldo e avvolgente, caratterizzato da un parquet inchiodato in legno di rovere, pareti trattate a calce, arredi dalle linee semplici, materiali naturali ed opachi. Improvvisamente l’occhio cade su un elemento alieno, una poltrona con struttura in ottone, seduta e braccioli in velluto petrol… questo è l’effetto d’accento, inaspettato e teatrale!

E’ sufficiente introdurre piccoli elementi calibrati, senza eccedere… accenti, appunto.

Colori interessati: Tutti

Dove usarli: A seconda delle tinte scelte

Orientamento: A seconda delle tinte scelte

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Una piccola, ma intensa considerazione.

E’ evidente che la teoria, da sola, è fine a se stessa.

Non esiste l’abbinamento perfetto, né tanto meno la tinta giusta o quella sbagliata: anzitutto occorre seguire il proprio istinto per capire se un colore ci fa stare bene o meno.

Con l’aiuto di un professionista sarà più facile individuare il giusto schema di colore, capace di esaltare la specificità degli ambienti e toccare il cuore di chi li dovrà vivere.

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Prendersi cura di sé ripensando i nostri luoghi di vita.

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