LA SCELTA DEL PAVIMENTO
Una guida utile per scegliere la pavimentazione di casa in base al proprio stile, alla prestazione richiesta ed al budget
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Nel corso della mia esperienza professionale, mi sono accorto che la scelta dei pavimenti può rivelarsi molto difficile per chi sta per cimentarsi in lavori a casa.
In effetti, l’indecisione è del tutto comprensibile: il pavimento costituisce un elemento vincolante nel tempo e la scelta dev’essere particolarmente oculata. A differenza delle pareti, infatti, che possono essere velocemente ritinteggiate o rivestite di carte decorative, sostituire una pavimentazione esistente diventa molto dispendioso.
Se non sai da che parte cominciare, ti invito a leggere questa breve guida per aiutarti a focalizzare la scelta verso il materiale che più si adatta alle tue esigenze.
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1) SCEGLIERE IL PAVIMENTO SECONDO LE PROPRIE ESIGENZE
Per prima cosa è opportuno ragionare sull’uso degli ambienti e sugli utenti che vivranno in la casa.
Se, per esempio, in famiglia ci sono bambini o animali domestici, è conveniente ragionare su materiali resistenti e di facile pulizia. In caso di ristrutturazioni, si può optare per un materiale posato a secco su pavimento esistente di immediata resa estetica e di facile sostituzione dopo anni di uso intensivo. Anche l’uso del locale incide notevolmente: il parquet in bagno è bellissimo e ben si presta all’ambiente umido, ma occorre prestare grande attenzione ai ristagni d’acqua che possono compromettere il prodotto. Attenzione anche al materiale da adoperare in esterno, che deve prevedere un coefficiente di attrito opportuno per evitare scivolamenti e cadute.
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2) SCEGLIERE IL PAVIMENTO RAGIONANDO SULLA COMPATIBILITÀ DEGLI IMPIANTI TERMICI
L’aspetto tecnologico è rilevante.
In caso di un’abitazione dotata di impianto radiante a pavimento, è opportuno ragionare sull’efficienza termica del materiale adottato.
L’inerzia termica è un parametro tra i più importanti per garantire un buon risultato in termini di efficacia di riscaldamento: quanto più bassa è l’inerzia, tanto più velocemente la temperatura dell’ambiente raggiungerà il livello desiderato e, contemporaneamente, si riusciranno a mantenere i consumi energetici più bassi. Non tutti i materiali si prestano a farsi attraversare dal calore con la stessa facilità perché ciascuno ha una sua specifica conducibilità termica (un pavimento in legno impiegherà più tempo a riscaldarsi di un pavimento in gres). Alla conducibilità termica specifica del materiale occorre unire il ragionamento sullo spessore. Il marmo, per esempio, ha una conducibilità termica nettamente superiore del legno, ma la lastra ha spessori maggiori rispetto ad un parquet multistrato, pertanto alla prova pratica potrebbe risultare meno indicato associato al radiante.
Potenzialmente tutti i pavimenti possono essere posati in presenza di un impianto a pannelli radianti, ma certamente risultano più indicati quelli in gres porcellanato per gli spessori ridotti e le ottime caratteristiche termiche del materiale. Sono invece da escludere i parquet in legno massello o i pavimenti lapidei con spessore elevato.
Se invece in casa viene adottato un sistema di riscaldamento tradizionale a termosifoni, potrebbe essere interessante scegliere un parquet per migliorare la sensazione termica al calpestio.
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3) SCEGLIERE IL PAVIMENTO SECONDO LA RESA ESTETICA CHE SI VUOLE OTTENERE
Attualmente il panorama dei materiali è ampissimo e ogni anno sono presentati prodotti nuovi e interessanti.
Si parta quindi dall’effetto che vogliamo ottenere: un pavimento caldo e texturizzato, un pavimento freddo e venato, un pavimento neutro opaco,... .
Una volta scelto l’effetto che voglio raggiungere, è possibile ragionare sui materiali proposti dal mercato.
Chi ama l’effetto legno, per esempio, si muoverà certamente verso i parquet, ma scoprirà un ventaglio di altri materiali di natura diversa (lapidei o sintetici) in grado di raggiungere, almeno al primo impatto visivo, un’estetica molto vicina. Parliamo dei laminati (che, a differenza di quanto possa sembrare, non è una finitura in legno), degli LVT ( Luxury Vinyl Tile) e dei gres porcellanati effetto legno.
Ovviamente nessuno di questi materiali può sostituire la resa calda del legno naturale. In alcuni contesti, però, possono essere delle valide alternative (ad esempio nelle ristrutturazioni o in situazioni di budget limitato). Lo stesso dicasi delle resine e degli effetti cemento: ci sono prodotti che simulano molto bene l’effetto della resina, ma prevedono pose più semplici che si traducono in minori costi.
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4) SCEGLIERE IL PAVIMENTO ADATTO ALLE PROPRIE TASCHE
L’aspetto del costo, anticipato nel precedente punto, è ovviamente assai rilevante.
Occorre tenere bene a mente, in tutte le fasi decisionali che riguardano i lavori in casa, il budget dedicato alle singole lavorazioni.
Pertanto, anche la scelta del pavimento sarà vincolata dalla capacità o meno di spendere determinate cifre.
In linea di massima, possiamo dire che i materiali di origine naturale, sia biologica (parquet) sia lapidea (marmi), sono più costosi. Incide poi in maniera significativa l’aspetto dell’artigianalità e la posa. Tuttavia, anche muovendosi nel mondo dei gres porcellanati o degli LVT, troviamo un ampio spettro di costo. Gli elementi più sono dettagliati, grandi e rettificati, più costano sia in termine di materiale che di posa.
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I MATERIALI
Dopo questa prima trattazione volta ad indirizzarti verso la scelta più idonea per il tuo intervento, vediamo quali sono le caratteristiche dei principali materiali adoperati ad uso pavimento.
IL PARQUET: LA NATURA IN CASA
Il parquet rappresenta la pavimentazione naturale per eccellenza, in grado di infondere una calda sensazione di confort e benessere.
Impreziosisce qualsiasi ambiente e rende l’atmosfera domestica, piacevole e familiare. E’ un ottimo isolante acustico e termico: in estate aiuta a mantenere freschi gli ambienti ed in inverno è gradevole al calpestio.
L’armonia che è in grado di trasmettere è impagabile, intima e ospitale, a patto di adoperarlo con consapevolezza.
Può essere in massello di legno o multistrato (materiale composto da più strati di legno o materiali da esso derivati, con l’ultimo strato in legno nobile). Quest’ultimo è decisamente più stabile nel tempo e il costo è inferiore rispetto al legno massello.
In quanto pavimentazione di origine naturale, occorre ben tenere a mente che il parquet, rispetto ad altri materiali, è più delicato. Le sue caratteristiche dipendono in parte dall’essenza scelta, in parte dalla sua natura:
si graffia facilmente;
si gonfia con l’umidità;
teme il ristagno di acqua “liquida”;
si modifica e vira di colore nel tempo;
generalmente è meno indicato del gres associato al sistema di riscaldamento.
La resa finale dipenderà dall’essenza scelta, dal trattamento effettuato (vernici o olii), dalla dimensione dei listoni e dal disegno della posa.
Chi abita in case pavimentate a parquet e conosce il prodotto, difficilmente lo sostituirà con un altro materiale.
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IL LAMINATO: L’ ALTERNATIVA ECONOMICA AL PARQUET
Se ti interessa la resa estetica, ma devi contenere i costi (ad esempio se il tuo immobile non è destinato ad abitazione principale) , puoi scegliere un laminato. Le tavole di laminato sono composte da più strati di fibra di legno ad alta densità unite a materiale plastico. Lo strato “venato”, in effetti, è una stampa - non si tratta quindi di strato nobile di legno- a sua volta protetta da un ulteriore strato plastico trasparente.
Si tratta di un parquet economico.
La composizione stratificata aumenta la resistenza all’umidità e ai segni dell’usura; la posa è piuttosto semplice e non richiede particolari attenzioni.
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IL GRES PORCELLANATO: GARANZIA DI DURABILITÀ E AMPIA SCELTA ESTETICA
Il gres porcellanato è una ceramica a pasta compatta e dura, colorata, non porosa. La parola “grès” sta a significare che la massa ceramica della piastrella è estremamente greificata, compatta appunto, da cui l’eccezionale resistenza. E’ senza dubbio il materiale più adoperato per pavimentare le nostre case. Durevole e facilmente lavabile, non richiede particolari attenzioni ed è adatto a tutti gli ambienti domestici. Attualmente il mercato offre un ventaglio ampissimo di soluzioni, dalle classiche piastrelle quadrate ai grandi formati oltre i tre metri (solitamente adoperati a rivestimento delle pareti). Il suo vero punto di forza è la capacità di replicare le caratteristiche di altre pavimentazioni risultando pertanto estremamente personalizzabile. In termini di resa finale, la differenza sarà data dalla texture (effetto cemento, resina, legno, metallo …), dall’essere rettificato o meno e dalla presenza più o meno evidente della fuga. Si può scegliere di realizzare un pavimento a base neutra da valorizzare con l’arredo e il colore parietale, oppure cercare un prodotto fortemente materico capace di caratterizzare l’ambiente in cui viene collocato. Il pavimento in gres porcellanato non teme sbalzi termici, né danni causati dal maltempo. Con il giusto coefficiente d’attrito, è un’ottima soluzione anche per l’uso esterno. In Italia abbiamo il miglior comparto al mondo nella produzione di gres, pertanto la scelta può essere indirizzata anche nella ricerca del prodotto made in Italy.
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IL MARMO
: UN PAVIMENTO DI LUSSO
Il pavimento in marmo è indiscutibilmente sinonimo di lusso ed eleganza.
Alla pietra tagliata si aggiungono pose della nostra tradizione quali il terrazzo alla veneziana detto anche “seminato”. Questa tipologia di pavimentazione prevede tradizionalmente una base cementizia con frammenti di marmo di varie misure e colori, ma oggi gli artigiani propongono ulteriori soluzioni, per esempio pietre tagliate annegate nella resina o uso di inerti artificiali quali le murrine e i vetri. Il pavimento lapideo è fortemente caratterizzante, pertanto andrà accostato con complementi d’arredo che ne valorizzino le tonalità e l’eventuale disegno.
Attenzione alla luminosità dei locali, in quanto un pavimento in marmo nero potrebbe incupire notevolmente l’insieme se non ben inserito nel contesto. In generale, il pavimento in marmo o in seminato ben si presta a locali ampi dove entra sempre molta luce, in grado di esaltare la brillantezza della lucidatura finale. Decorazioni sobrie, piante da interni, specchi e lampade ben studiate esaltano la bellezza di questi materiali senza tempo.
Trattandosi di un materiale naturale, il marmo ha bisogno di particolare cura e occorre prestare attenzione ai prodotti per la detersione affinché non risultino aggressivi nel tempo e rovinino gli strati protettivi superficiali, che comunque andranno ripristinati periodicamente.
E’ un pavimento impegnativo, anche sul fronte economico.
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CERAMICA E COTTO: SOLUZIONI DEL PASSATO ANCORA ATTUALI
Ho unito in un’unica voce due materiali che noi tutti conosciamo, ma che sono meno utilizzati rispetto al passato.
Le ceramiche sono ancora adoperate nei rivestimenti di bagni e cucine. Sono più economiche del gres porcellanato, ma non per questo meno interessanti. In effetti come rivestimenti assolvono bene il loro compito e sono facilmente lavabili. Tuttavia la loro resistenza agli urti è inferiore rispetto al gres, pertanto si tende a non utilizzarle per pavimentare gli ambienti. Inoltre, non essendo colorate in pasta, in caso di rottura lasciano scoperta la parte “cotta”.
Il cotto, invece, trova applicazione soprattutto sui rustici di campagna e nelle relative ristrutturazioni. L’effetto è caldo e avvolgente ed il fascino intramontabile. L’impronta artigianale esalta eventuali murature in pietra a vista e travi in legno. Richiede grande cura, manutenzione periodica con trattamenti alla cera e attenzione alla detersione. All’interno o fuori casa non fa differenza: la sua versatilità arricchita dalla notevole robustezza gli consente di resistere agli urti senza scheggiarsi. Una valida motivazione per preferire il pavimento in cotto nonostante un prezzo al metro quadro maggiore rispetto agli altri materiali.
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LE RESINE: PAVIMENTI DELLA CONTEMPORANEITÀ
A partire dagli anni ’90 il pavimento in resina è sempre più diffuso anche nelle nostre case.
Molto adoperato negli ambienti ampi e nelle ristrutturazioni di loft e fabbricati di origine industriale, è un prodotto che risulta lucido alla vista, moderno ed estremamente elegante.
Non presenta fughe e si adatta a qualsiasi supporto, pertanto consente grandi di realizzare superfici omogenee senza soluzione di continuità.
E’ di facile manutenzione, impermeabile, e si adatta a tutti i locali della casa.
Se in origine ha rappresentato una soluzione economica per pavimentare velocemente ambienti industriali e di grande passaggio, oggi il mercato propone prodotti in grado di personalizzare la finitura ed il colore, pertanto trova applicazione anche nell’edilizia residenziale con risultati eccellenti. La posa, molto veloce, dev’essere eseguita da artigiani esperti e non può essere improvvisata da non addetti ai lavori. Gli aspetti negativi della resina possono manifestarsi con il passare del tempo.
L’usura, la caduta accidentale di oggetti e la poca attenzione, possono portare alla formazione di piccole rotture o antiestetici crepi. Questi inestetismi possono risultare fastidiosi e difficilmente risolvibili, se non riprendendo in mano l’intera superficie.
Generalmente la resina risulta anche una soluzione economicamente vantaggiosa, ma il costo dipenderà molto dalle caratteristiche del prodotto e dal suo spessore. In linea di massima è preferibile orientarsi in prodotti di migliore qualità e spessori adeguati, onde evitare di incorrere nei problemi di cui sopra.
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LVT: QUESTO SCONOSCIUTO DA ATTENZIONARE
Il pavimento in LVT (Luxury Vinyl Tile) è ad oggi una soluzione interessantissima, che spesso propongo in caso di ristrutturazione o in ambienti destinati a terziario.
Si tratta di un prodotto in PVC, invero presente da molto tempo, ma che solo negli ultimi anni ha trovato largo uso nell’edilizia residenziale. In effetti il PVC è il composto sintetico alla cui base sta il Cloruro di Vinile, al quale sono addizionate altre sostanze per arrivare al prodotto finito. Questo è il motivo per cui i prodotti non sono tutti uguali e variano molto in termini di qualità e costo. I pavimenti LVT sono esteticamente più curati rispetto ai comuni pavimenti in PVC, nei quali vengono curate maggiormente le prestazioni tecniche.
In caso di interventi sull’esistente, cambiare un pavimento che non ci piace può essere molto costoso e lungo. Non sempre è infatti possibile coprire la vecchia finitura con una nuova. Ogni strato di pavimento pesa sulle strutture e sostituire una ceramica può richiedere il rifacimento di tutto il massetto. Per evitare lavori pesanti di demolizioni e rifacimento, è pertanto possibile adoperate l’LVT, il cui peso è decisamente inferiore rispetto ad un materiale ceramico e la posa velocissima.
Sono adatti a tutti gli ambienti, purché venga adoperata la corretta posa (a colla o ad incastro click).Il sistema di posa a click consiste nell'assemblare tra loro i vari elementi del pavimento, mediante appositi incastri, posati su idonei tappetini. Se invece si desidera un pavimento totalmente stabile e impermeabile (come richiesto nei bagni) allora si procederà con l’uso del pavimento LVT ad incollaggio totale.
Ci sono ampie possibilità di personalizzazione. I pavimenti in LVT sono nati come alternativa ai parquet in legno e laminato e successivamente si sono aggiunti anche gli effetti pietra, cemento, metallo e altri decorativi. Di fatto i pavimenti LVT sono molto nuovi e continuamente in evoluzione.
Il rapporto qualità e prezzo è eccellente.
Conclusioni
Ho cercato di definire un quadro quanto più possibile completo che possa aiutarti a compiere la scelta più idonea per il tuo pavimento.
Come hai visto, sono tanti gli aspetti da considerare e la resa estetica è solo uno dei tanti requisiti che il pavimento deve soddisfare.
Ora sei in grado di fare una prima scrematura, ma ogni progetto è a sé stante ed è bene rivolgere la dovuta attenzione al caso specifico.
Se hai bisogno di maggiori informazioni o vuoi approfondire il tema per il tuo progetto, non esitare a contattarmi.